Innamorati della classicità, della letteratura, della poesia.

Il nostro sogno prende forma diversi anni fa, nel 2008. Ci scopriamo a desiderare insieme serate in cui le nostre conversazioni sulla tragedia greca o sulle lettere di D’Annunzio diventano un gioco da fare in tanti, davanti ad un aperitivo o ad un piatto di tagliatelle. Serate conviviali in cui le tematiche che animano i discorsi degli amici sono più corpose e più eterne delle solite chiacchiere sul gossip cittadino o sulla scomparsa delle mezze stagioni. La magia prende forma pian piano: un ristorante, il tam tam tra gli amici, la collaborazione di chi comincia a crederci con noi. Così realizziamo le nostre prime serate e ci divertiamo moltissimo, noi e tutti quelli che sono con noi, che via via diventano amici.

Condividere una serata piacevole o una cena squisita lascia un bel ricordo; noi condividiamo i pensieri, scambiamo riflessioni sulla vita, durante e dopo le cene; questo ci regala ben di più che un bel ricordo. Ci regala, molto spesso, nuove amicizie, quelle amicizie belle che vengono da interessi comuni; comunque, una miriade di occasioni. Il nostro incontrarci non si limita all’evento, alla serata: ci ritroviamo, in tanti, per parlare, preparare, crescere insieme; ridere o piangere grazie a quegli spunti letterari che non abbiamo smesso di cercare e di trovare. Così ci sentiamo un po’ più giovani e un po’ meno aridi; così giochiamo e condividiamo.

Siamo di Bologna, Bologna la dotta e la grassa.

Continuiamo a sognare, stando insieme, di essere “dotti” e “grassi” col nostro Caffè Letterario, con le serate, le conversazioni e le provocazioni sugli infiniti percorsi che offre la nostra inesauribile tradizione culturale.

Dotti, nel riscoprire, divertendoci, i segreti e i sorrisi della nostra letteratura, degli autori, dei poeti, dimenticati o chiusi nelle aule e nei libri; dotti nello sviscerare argomenti di vario genere, temi profondi della mente e dell’anima che spesso trascuriamo per pigrizia o per vergogna. Grassi, nell’imitare Balanzone che vive accostando l’amore per la buona cucina all’esigenza di un nutrimento più raro e più duraturo, che è quello che alimenta lo spirito.

Il prossimo appuntamento del Caffé Letterario Brizzi?